La Collezione di Scienze: Mondo Animale

1.CRANIO ESPLOSO Homo Sapiens (CaCO3 Idrossiapatite)

Il cranio è la struttura ossea più complessa del corpo umano, ed ha la funzione di proteggere il cervelletto, il tronco encefalico ed il cervello. Nel cranio sono contenuti molti organi sensoriali, come gli occhi e le orecchie, il primo tratto del sistema digerente e di quello respiratorio. Ignorando la mandibola il teschio è diviso in neurocranio e splancnocranio. Il primo si trova nella volta cranica, dove sono contenute le strutture nervose della testa, invece il secondo si trova sotto la fronte dove si trovano molti altri organi, tra cui quelli sensoriali. Il cranio è formato da 22 ossa con forma irregolare e connesse fra loro. Lo spessore delle ossa varia generalmente in base alla copertura muscolare: sono più sottili le parti del cranio ricoperte da un numero di muscoli maggiore. Le ossa del cranio sono interconnesse da articolazioni fibrose dette suture, che consentono la crescita delle ossa del cranio durante lo sviluppo. Il cranio visto anteriormente è un osso dalla forma ovoidale, con due profonde cavità, le cavità orbitali, poste lateralmente dalla cavità nasale; sono presenti altre due cavità triangolari, dette cavità mandibolari, poste ai lati del crano. Subito sopra di ciascuna orbita si trovano le arcate sopraccigliari, rilievi dell'osso frontale che seguono il margine delle orbite e sono più prominenti nel maschio.

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2.CRANIO DI LEONE Panthera leo (CaCO3 Idrossiapatite)

Le ossa del cranio del leone seguono lo schema generale presente nelle altre specie di mamminferi. Si possono sottolineare: - Frontalmente si ha una coppia di ossa dette incisive che alloggiano gli omonimi denti. - Lungo entrambi i lati del cranio sono osservabili i mascellari. - Posteriormente, due ampi frontali. È presente una pronunciata cresta ossea al margine superiore della squama dell'occipitale, importante punto di attacco della potente muscolatura del collo. Il leone presenta un totale di 30 denti, i più prominenti sono i canini, che nel maschio adulto raggiungono la lunghezza di ben 8 cm. Comparandolo ad un altro felino, come la tigre, notiamo che le aperture nasali sono più grandi nel leone. Le due specie, essendo molto simili vengono distinte efficacemente solo attraverso il confronto della mascella Inferiore. A differenza invece del cranio umano, la scatola cranica risulta molto più piccola, inoltre la zona in corrispondenza delle guance non presenta muscoli riconducibili agli zigomi.

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3.ARCATA DENTARIA DI SUALO Charcarodon (CaCO3 Fluoroapatite Idrossiapatite)

La dentatura degli squali è composta, da idrossiapatite (Ca5(PO4)3(OH)) e fluoroapatite (Ca5(PO4)3(F)). A causa della grande usura a cui vengono sottoposti, i denti cadono e vengono sostituiti molto velocemente. Uno squalo può sostituire fino a 30.000 denti durante l'arco della sua vita. I denti "di ricambio" si spostano dall'interno verso l'esterno quando servono, tramite una specie di nastro trasportatore formato dalla pelle sulla quale sono ancorati. Le file inferiori sono usate principalmente per trattenere la preda, mentre le superiori la fanno a pezzi. La dentatura dello squalo può essere usata per conoscere le sue abitudini alimentari: la forma e la disposizione dei denti indicano infatti il tipo di preda preferita del predatore. Denti aguzzi e fitti, come quelli dello squalo toro (Carcharias taurus), sono specializzati nella cattura di pesci di piccola dimensione; quelli tozzi e larghi come quelli nelle fauci dello squalo tigre (Caeleocerdo cuiver), sono invece usati per frantumare i crostacei più coriacei. Nel caso della verdesca (prionace glauca), i suoi denti sono perfetti per lacerare la carne delle sue prede: molluschi, pesci di piccola taglia e carcasse di mammiferi marini.

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4.DENTI DI SQUALO FOSSILE Lamna Obliqua

L'Otodus obliquus visse tra il tardo Paleocene e l'Eocene, tra 40 e 60 milioni di anni fa. Sono stati trovati resti fossili da scavi effettuati in Africa, Europa, Asia e Nord America. Come tutti gli squali il suo scheletro era formato da cartilagine, infatti sono arrivati ai nostri giorni soltanto denti ed alcune vertebre fossilizzate. Era un grande predatore le cui dimensioni arrivavano a circa 10 m di lunghezza e 15 tonnellate di peso. È probabile si nutrisse di mammiferi marini, grandi pesci ossei ed altri squali. I suoi denti avevano forma triangolare, erano larghi (fino a 8-10 cm) con bordi lisci e taglienti e presentavano una o più cuspidi laterali.

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